lunedì 25 maggio 2009

La terra trema

Venerdì 22 alle due e mezza circa del pomeriggio la terra ha tremato… ed io per la prima volta nella vita l’ho sentita.
Mi trovavo in un ristorante nel pieno centro della città; la mia zuppa di sesamo era già nel piatto, avevo i cucchiaio pulito nella mano, quando una signora seduta al tavolo a fianco ha detto di aver sentito una scossa. Subito gli occhi sono andati al lampadario: era quasi immobile… appena si poteva percepire la sua lieve oscillazione. Improvvisamente i piedi sono stati sollevati dalla terra; prima il destro e poi il sinistro. Lo stomaco è arrivato al cuore e ho gridato per la forte sensazione. Quando la terra trema tutto si ferma. Le persone guardano fisso in un punto senza pensare a nulla che non sia ciò che stanno sentendo; passa un po’ prima di realizzare che ciò che devi fare è alzarti e metterti al riparo o uscire all’aperto. È un attimo eterno. Ciò che si prova è terrore. Il pavimento è una gelatina…il cemento è un onda. Si sente come sull’aereo quando si incontra un vuoto d’aria…però senza aereo! La scossa è passata ed il lampadario ora sì, oscillava davvero. E allora…sotto all’architrave della porta d’ingresso, con le gambe di pastafrolla! Ma tutto ormai era già passato: sul marciapiede tante persone e nessun cinguettio.
Nessun assestamento. Torno alla mia zuppa. Mi trema un po’ la mano quando riprendo il cucchiaio…e penso: è stata la cosa più terrorizzante che abbia mai provato.
Ho saputo dopo che la scossa, stranamente, non ha avuto l’epicentro a Città del Messico, tristemente nota per i frequenti sismi, ma a Tehuacan, nello stato di Puebla, la città che dista circa 40 km da Tlaxcala, dove vivo. È stata una scossa di grado 5,9 della scala Richter (non mi ricordo se si scriva così) con ipocentro a 45 km dalla superficie e che si è sentito in un raggio di circa 90 km.
Ho saputo poi che la notte seguente, verso le tre, la terra ha tremato di nuovo.

3 commenti:

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  2. Sono sicura che sia stata una sensazione mai provata prima! ma quanta paura in quegli attimi!
    e poi? pensare che noi ce ne stiamo qui, in italia, "tranquille", con l'unico grande problema legato al lavoro...
    la tua vita messicana sembra un romanzo di formazione, eppure è vera, reale, soprattutto vissuta.
    Che forza ti deve dare questa esperienza!
    Brava!
    un bacio e un abbraccio grande grande
    gwlady

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