
Per qualche strana ragione il 14 febbraio in Messico arriva prima…sarà il clima tropicale, saranno le canzoni a base di “dolor pasion y amor”, la primavera che inizia a fine gennaio…ma un po’ per come era stato per Halloween (dia de los muertos) e per Natale, tutto era già iniziato in largo anticipo.
Ebbene, non so descrivere il tripudio di cuori in cui mi sono imbattuta due giorni fa! Una vera esplosione di palloncini e composizioni improbabili di peluche, fiori, buste e bigliettini, dolci. Inutile aggiungere altro: tarrate per tutti i gusti e tutti i prezzi. La festa commerciale per eccellenza trova in Messico un terreno super fertile per attecchire in tutte le sue manifestazioni più kich.
È il dia de l’amor y de la amistad…praticamente un delitto non regalare niente a nessuno.
Ho ricevuto leccalecca a forma di cuore dalle mie allieve e cioccolatini rossi dagli amici, regalato portachiavi dell’amicizia agli amici più cari…eh sì, ho dovuto…perché qua se lo aspettano e se non ti comporti come loro, pensano che sia perché non gli vuoi abbastanza bene…e questo non è vero.
E vabbè…via col sentimento…nella realtà dove le manifestazioni di affetto sono iperboliche e tutti si amano benchè si tradiscano ogni cinque minuti. È la regola. Così è l’amore in Messico: intenso e passionale, eccessivo, a tratti volgare...ma sempre e comunque labile.
Però ho ricevuto anche dei bellissimi messaggi; non come le solite catene, ma messaggi pensati e sentiti davvero.
Mi hanno domandato: come passerai San Valentino? Non lo so.
Alla fine l’ho festeggiato con il mio amico Richard, in un ristorante di prodotti naturali (chissà se poi è vero!) dove lui cercava di corteggiare il cameriere…
Meglio regalare affetto che comprarlo. Però ricevere del cioccolato fa sempre piacere, no?
Ebbene, non so descrivere il tripudio di cuori in cui mi sono imbattuta due giorni fa! Una vera esplosione di palloncini e composizioni improbabili di peluche, fiori, buste e bigliettini, dolci. Inutile aggiungere altro: tarrate per tutti i gusti e tutti i prezzi. La festa commerciale per eccellenza trova in Messico un terreno super fertile per attecchire in tutte le sue manifestazioni più kich.
È il dia de l’amor y de la amistad…praticamente un delitto non regalare niente a nessuno.
Ho ricevuto leccalecca a forma di cuore dalle mie allieve e cioccolatini rossi dagli amici, regalato portachiavi dell’amicizia agli amici più cari…eh sì, ho dovuto…perché qua se lo aspettano e se non ti comporti come loro, pensano che sia perché non gli vuoi abbastanza bene…e questo non è vero.
E vabbè…via col sentimento…nella realtà dove le manifestazioni di affetto sono iperboliche e tutti si amano benchè si tradiscano ogni cinque minuti. È la regola. Così è l’amore in Messico: intenso e passionale, eccessivo, a tratti volgare...ma sempre e comunque labile.
Però ho ricevuto anche dei bellissimi messaggi; non come le solite catene, ma messaggi pensati e sentiti davvero.
Mi hanno domandato: come passerai San Valentino? Non lo so.
Alla fine l’ho festeggiato con il mio amico Richard, in un ristorante di prodotti naturali (chissà se poi è vero!) dove lui cercava di corteggiare il cameriere…
Meglio regalare affetto che comprarlo. Però ricevere del cioccolato fa sempre piacere, no?
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