mercoledì 11 febbraio 2009

Una settimana con Rocky



Quando mi sono fatta affidare Rocky dalla figlia di Don Eduardo ero emozionatissima! Per farlo abituare a me ho pensato fosse una buona idea andare al parco a giocare; per fare questo ho chiesto aiuto a un amico, Enrique, che ci ha accompagnati con il suo Pitt Bull.
Rocky era molto spaventato perchè si trattava della sua prima uscita dal campo dove stava con suo fratello legato ad una catena. Qualsiasi cosa lo spaventava e ogni venti metri si fermava, qualche carezza e poi ripartiva.
Quando ha visto Morgan il Pitt Bull si è un po' rasserenato, così abbiamo attraversato la città con i nostri due cani. Inutile dire che avevamo addosso gli sguardi di tutta Tlaxcala...


Madonna quanto è difficile educare un cane!
In una settimana ho esaurito le energie. Ero troppo felice, però. Rocky si è subito affezionato a me.E anche io lo adoravo, con le sue 7 popò al giorno e il terrazzo da pulire.
Il cagone, così avevo incominciato a chiamarlo, aspettava di tornare a casa per farla! Un’ora e mezza al parco a giocare (correvo più io di lui…razza di cane flojo!) e ad aspettare che la facesse per dargli il biscottino del bravo cane. Niente!
E da questo si capisce che i gatti sono superiori…almeno in questo.
Però gli volevo troppo bene…al mio Gianperro, come già lo avevano battezzato a Torino.
Rosalba invece no. E c’era solo da aspettarselo, giusto?
Appena si è accorta che il cane (incredibile!) faceva la cacca, subito si è tirata indietro!
E no…è che il cane dà molto lavoro, io sto poco a casa, c’è il terrazzo da pulire, combina guai.
Bienvenida en el mundo real! Felicidades, Rosalba!
Mi ha lasciato quattro giorni con lui…e faccio notare che 4x7 fa 28…per poi tornare e regalarlo non so a chi dell’ufficio.
Così, con la stessa facilità con cui era entrato nella mia vita, ne è uscito. E non l’ho nemmeno salutato.
Mia mamma al telefono (sempre la migliore): Potevi portarlo a casa!

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